Petrus Marie Eugene

Sebbene possa sembrare contraddittorio, gli scopi che l’artista Pasquale Sorrentino cerca di raggiungere con le sue sculture e quadri sono gli stessi. Sia che lui giochi con differenti volumi e materiali o che amalgami colori su una superficie piatta, lo scopo è lo stesso: far parlare il subconscio. Egli libera corpi e visi da pezzi di legno trasportati dal mare, o forza materiali in gradevoli forme. E dalle sue superfici dipinte visi e figure appaiono, come in un nebbioso mattino. Questi risultati non sono mai pianificati, ma l’artista li lascia venire in vita. Senza esitazioni egli aiuta i materiali a dare al mondo quello che essi contengono dentro di sé, ne svela l’abbondanza. Scoprendoli mostra allo spettatore la reale bellezza che prima era nascosta in essi. In questo modo l’artista è la guida per l’incognito: prima per il suo sub-conscio, e poi per la mente dello spettatore. L’artista rende visibile, rivela e mostra al pubblico; egli mai pianifica, ma lascia che la sua mano sia guidata dalla Musa Invisibile. Sorrentino sa di appartenere ad una lunga tradizione, è consapevole del fatto che già Michelangelo liberava corpi dalle pietre o li abbandonava ad essere mezzi liberi, schiavi per sempre della pietra: ma visibili a tutti per l’eternità. E nell’ultimo secolo i surrealisti e gli astrattisti-espressionisti usarono molto dello stesso metodo per raggiungere i loro scopi. Sorrentino dà agli spettatori l’opportunità, tramite il suo lavoro, di associare, fare connessioni e scoprire se stesso. Il materiale senza vita si risveglia attraverso le mani e stimola la mente di colui che ammira, in modo da dargli accesso ai più profondi remoti del suo intelletto. Lo spettatore è così invitato dall’artista a scavare nella mente, reinterpretando quello che vede e che ha visto….non solo nell’arte ma anche nella vita quotidiana. Il suo lavoro è vita ed allargarne gli orizzonti. Le sue opere addestrano gli occhi al mondo quotidiano, cosicché quello che è comune diviene eccezionale e viceversa. Ma la vita e l’arte restano un mistero per tutti…