Giuseppe Imperatore

…E’ il colore di terre compatte e di dure pietre della spelonche ancestrali che si rivela al rosseggiare della torcia fiammante, che viene emanato dalle viscere dell’artista e si riversa, di verdi, ocre, rossi e neri, sugli ectoplasma che si animano e prendono vita per una sorta di magico Wodoo. Il supporto di sacco, seppur grande ma limitato, rompe gli argini e diventa una fantastica, eterea distesa sconfinata. Le sue opere sprigionano intense microemozioni che invadono tutti gli spazi, come cavallette in esodo, alle quali nessun animo sensibile, insensibile o distratto può sottrarsi. Le sue scoperte realizzano una perfetta simbiosi tra materia e pigmento, tra scultura e pittura che non lasciano adito a dispute di parte e dove la scissione delle due arti diventa impensabile.