Gennaro Corduas

Artista che inizia a cimentarsi con l’arte dopo averla studiata ed apprezzata, Pasquale Sorrentino ha vissuto fino a poco fa la comune ritrosia degli artisti che intendono le loro creazioni come continue sperimentazioni, ad uscire dal loro studio, ma, una volta raggiunta la maturità tecnica, hanno deciso di confrontarsi con gli sguardi ed i giudizi del mondo esterno. Infatti, la sua arte nasce e si alimenta dalla ricerca, sui materiali in primo luogo, spaziando dall’uso della pittura tradizionale, alla scultura lignea, all’uso della juta, del vetro, della plastica e del più moderno polistirolo; sulle forme espressive inoltre, alternando immagini sia …

Marco Di Mauro

ESPRESSIONISMO ARCAICO E SENSIBILITÀ MODERNA NELL’OPERA DI PASQUALE SORRENTINOLa formazione artistica di Pasquale Sorrentino si è svolta fuori delle accademie, attraverso la frequentazione di qualificate botteghe e laboratori artigianali. Nei primi anni ’90 inizia a scolpire il legno e concepisce figure iconiche, totemiche, dal sapore ancestrale. Le sue sculture combinano l’espressionismo arcaico dell’arte africana e la sensibilità visionaria dei surrealisti in un linguaggio energico e fluido, animato da una cocente spiritualità. Nella metà degli anni ’90, l’artista avverte l’esigenza di ambientare le proprie sculture entro una sfera d’azione, che può essere un paesaggio o una visione astratta. Allora applica le figure …

Franco Bulfarini

…la sua ricerca trova felice approdo nel bilanciamento sincrono ed efficace fra costruzione ad alto e basso rilievo e resa pittorica, tanto da rendere l’opera una pittura con forza di scultura o viceversa. Congiunzione di tecniche necessaria all’Artista per trasmettere in un altoforno emozionale, crogiolo di energie ancestrali, sensazioni di un mondo ove ad una sintesi di gusto tribale neo africano, si accompagna il richiamo liberatorio dei pigmenti puri sostenuti dal forte dettato armonico delle forme. Le opere trovano motivazione nel racconto quasi teatrale di vissuti apparentemente improbabili, di figure, umanoidi di un mondo sospeso, quasi metafisico, eppure, così reali …

Francesco Siciliano

Logiche emersive LOGICHE EMERSIVE. Emersione dal background della tela; spazio esistentivo destinato all’accoglimento di corpi in colore pervenuti dal fondo: la depressione spinge e affiora in una dimensione chimicosolida di feroce dolcezza. Sintetismo di enti pluristratici a controllata esposizione muscolare; tendini freddi, carne storica d’una giovinezza proiettata nel passato. Valori cromatici emersivi, piombanti sulla tela a partire da tergo; formativi nel prendere corpo sulle increspature del segno, costituendo rughe temporali, tempie solcate da un’aspettazione antica. Rilievo e piano, strato e figura, colore e materia: croste laccate di collanti, pannellate e imbellettate per celare appena ciò a cui vanno rinviando. Sorrentino, …

Antonio Di Bartolomeo

SPAZIO, VITA, FRAMMENTO ED EQUILIBRIO Un ondeggiante Castello Estense inondato di luce meridionale. Una poderosa mano che accoglie una Ferrara partenopea. Un possente Savonarola che supplica sulle rive di un prato del Sud. Corpi in lacerante attesa, tra ponti, lavori in corso e Vesuvio. Ripropongono il tema, da sempre caro a Pasquale Sorrentino, della fusione di spazi, di luoghi, di forme e di atmosfere cromatiche. La più recente produzione di Pasquale – quella che lavora con frame buffer e pixel e utilizza il display come tela – rivela l’eclettismo di un artista completo che, dalla scultura lignea, di Busti e …

Gennaro Corduas

Artista che inizia a cimentarsi con l’arte dopo averla studiata ed apprezzata, Pasquale Sorrentino ha vissuto fino a poco fa la comune ritrosia degli artisti che intendono le loro creazioni come continue sperimentazioni, ad uscire dal loro studio, ma, una volta raggiunta la maturità tecnica, hanno deciso di confrontarsi con gli sguardi ed i giudizi del mondo esterno. Infatti, la sua arte nasce e si alimenta dalla ricerca, sui materiali in primo luogo, spaziando dall’uso della pittura tradizionale, alla scultura lignea, all’uso della juta, del vetro, della plastica e del più moderno polistirolo; sulle forme espressive inoltre, alternando immagini sia …

Petrus Marie Eugene

Sebbene possa sembrare contraddittorio, gli scopi che l’artista Pasquale Sorrentino cerca di raggiungere con le sue sculture e quadri sono gli stessi. Sia che lui giochi con differenti volumi e materiali o che amalgami colori su una superficie piatta, lo scopo è lo stesso: far parlare il subconscio. Egli libera corpi e visi da pezzi di legno trasportati dal mare, o forza materiali in gradevoli forme. E dalle sue superfici dipinte visi e figure appaiono, come in un nebbioso mattino. Questi risultati non sono mai pianificati, ma l’artista li lascia venire in vita. Senza esitazioni egli aiuta i materiali a …

Giuseppe Imperatore

…E’ il colore di terre compatte e di dure pietre della spelonche ancestrali che si rivela al rosseggiare della torcia fiammante, che viene emanato dalle viscere dell’artista e si riversa, di verdi, ocre, rossi e neri, sugli ectoplasma che si animano e prendono vita per una sorta di magico Wodoo. Il supporto di sacco, seppur grande ma limitato, rompe gli argini e diventa una fantastica, eterea distesa sconfinata. Le sue opere sprigionano intense microemozioni che invadono tutti gli spazi, come cavallette in esodo, alle quali nessun animo sensibile, insensibile o distratto può sottrarsi. Le sue scoperte realizzano una perfetta simbiosi …

Giorgio agnisola

Può riconoscersi nel linguaggio suggestivamente essenziale di Pasquale Sorrentino una duplice tensione, la prima di taglio più simbolico e concettuale ( l’artista tende a ridurre schematicamente il contesto visivo, a delinearlo con pochi accenni del colore o della forma), l’altra più pittorica, legata, si direbbe, ad una passionalità forte e mediterranea, riflessa in cromatismi caldi e accesi, lucidi e brillanti. I due aspetti dell’arte in realtà nell’opera coincidono, si sovrappongono, si intricano in un linguaggio semplificato, eppure segnato da meditate costruzioni segniche e visive. Sono in genere bassorilievi, in cui la forma rilevata è funzionale ad una sorta di scenografia …

EMILIANO D’ANGELO

Sorrentino ha verso la pittura un approccio marcatamente euristico, speculativo. E’ artista di contenuto e non di risultato. Non è ossessionato dal traguardo, ma dal percorso. Proprio per questa ragione, paradossalmente, troverà sulla sua strada qualcosa di cruciale e risolutivo – come i cavalieri della quete arturiana. Si corre il rischio di rimanere frastornati dalla quantità e dalla eterogeneità del materiale al suo attivo. Ma dietro l’inquieto affastellarsi di tecniche, di spunti iconografici e di ibridazioni semantiche, emerge con chiarezza una linearità di fondo, una matrice concettuale comune a tutto il suo percorso di ricerca: un’insofferenza acuta e insopprimibile verso …